È così in questo marasma di notizie tecnologiche si leggono grandi novità “grazie” all’IA: Google annuncia che Google Translate diventerà interprete e tutor personale.
Fino a ieri, Google Translate poteva tradurre frasi statiche, ma da oggi diventa qualcosa di molto più potente: un interprete simultaneo che segue il flusso naturale di una conversazione reale.
“Google lancia la traduzione conversazionale con AI Gemini e Practice per fare pratica”
Ovvero Google ha integrato Gemini direttamente in Translate, trasformando un’app che traduceva parole in una che comprende conversazioni. La differenza è sostanziale. Non più una traduzione frase per frase con pause imbarazzanti, ma un flusso continuo che riconosce quando una persona smette di parlare e l’altra inizia. La funzione “Traduzione in tempo reale” funziona con oltre 70 lingue, dall’hindi al coreano, dallo spagnolo al tamil. L’app identifica automaticamente pause naturali, accenti regionali e persino le intonazioni che cambiano il significato di una frase. È progettata per funzionare nel caos del mondo reale: aeroporti rumorosi, mercati affollati, ristoranti chiassosi. Google ha aggiunto anche una modalità “Practice” che trasforma Translate in un tutor linguistico personalizzato. Il sistema crea esercizi interattivi basati sul proprio livello e sui propri obiettivi. Si sta pianificando un viaggio in Francia? L’app fa da tutor con conversazioni simulate al ristorante, in hotel, alla stazione. Il sistema si adatta mentre si impara. Se si fa fatica con i verbi al passato, propone più esercizi su quello. Se il vocabolario culinario è solido, passa ad argomenti più complessi. E quando ci si blocca, invece di dare subito la risposta, offre suggerimenti graduali che aiutano a trovare la parola giusta da soli.
Apparentemente una notizia bella e importante ma la domanda è sempre quella, a che prezzo?
Queste conversazioni, date in pasto all’IA, saranno date in pasto alla macchina mangiadati di Google, che li userà per profilarvi ancora più!
Il capitalismo della sorveglianza, scriveva Shoshana Zuboff in un libro anticipatore di qualche anno fa, la privacy non esisterà più ma tanto “non ho nulla da nascondere!”. Google conoscerà tutto delle vite delle persone, chi sono i vostri amici, che piatti culinari preferite e per chi votate…non esisteranno spazi di silenzio o di riservatezza.
E pian piano, a passi spediti, l’universo Matrix sarà sempre meno fantascienza.
Soluzioni?
Disinstallare Google! Si può fare armandosi di pazienza…Qui come fare
